La magistratura

Luigi De Magistris: "La nascita della seconda Repubblica sul sangue di Falcone e Borsellino è il segno di un'evidente metastasi interna alle istituzioni. Purtroppo oggi ci sono due magistrature, una sana e una che invece va combattuta. Io ho fiducia in quella parte di magistratura sana che potrà fare giustizia, e portare luce anche sulle stragi di Falcone e Borsellino".
19/07/2008

[quote="Parsifal"]Luigi De Magistris: "La nascita della seconda Repubblica sul sangue di Falcone e Borsellino è il segno di un'evidente metastasi interna alle istituzioni. Purtroppo oggi ci sono due magistrature, una sana e una che invece va combattuta. Io ho fiducia in quella parte di magistratura sana che potrà fare giustizia, e portare luce anche sulle stragi di Falcone e Borsellino".
l'ex msi detto Gasparri parla della cloaca massima di Roma o del Presidente della Repubblica come primo rappresentante del CSM?
la domanda non è retorica o di fantasia ma essendo Gasparri il ventriloquo del duce di carta , che momentaneamente si trova alla presidenza del Consiglio , siamo all'inizio della fase dittatoriale morbida e liquida,
come i tempi ipermoderni vogliono.... le mode sono così ....
la luce giudiziaria su Falcone e Borsellino fino a un certo punto è stata fatta per il resto del buio bisogna aspettare
(come diceva Pasolini sappiamo tutto anche se non abbiamo le prove )che l'ultima intervista di Borsellino venga sbobinata bene prima che diventi papa......o re monarchicoanarchico......
iskra

Cerco di rispondere in questo post anche alle tue osservazioni dell'altro. Amo parlare di politica in maniera schietta e proprio per questo sono sempre costretto a precisare che tra me e quelle persone Di Pietro e Gasparri compresi, esiste un baratro.
Certo il Gasparri che era direttore de Il Secolo d'Italia e quello attuale sembrano due persone completamente diverse. Ma non posso non rilevare che il Di Pietro PM di Milano, sembrava aver incanalato la sua azione giudiziaria più alla volontà di consegnare il governo del paese alle sinistre che ad una vera ed incisiva repressione del sistema delle tangenti e del pizzo.
Il sottoscritto però non appartiene a nessuno dei due personaggi (schieramenti), e la mia visione della politica è rimasta sempre vicina non solo alle azioni giudiziarie dei vari Borsellino o Falcone, ma al loro modo di interpretarle concretamente. Nella vita di tutti i giorni, e spesso troppo spesso, mi trovo costretto ad operare contro quel deserto di omertà e di interessi occulti solo ed esclusivamente insieme alle persone che da sempre mi sono vicine in questa battaglia, oltre che con questo sito.
A combattere quelle battaglie di pulizia morale e politica che partendo dagli ambienti istituzionali preposti ad eliminarli, hanno consentito invece con le loro omissioni che i messaggi mafiosi potesse passare tutti i giorni, in tutta Italia. Per questo cittadini onesti che hanno ancora la forza la voglia ed il coraggio di continuare a combattere, sono in posizione di inferiorità rispetto alla mafia.
Sono quei cittadini che ora fanno finta di non vedere questo, e che ancora si nascondono dietro la volontà di vedere il marcio solo da una parte, che non permettono l'incisività delle nostre azioni. Inconsapevoli o meno, queste persone finiscono per essere utili solo alla causa di chi intende proteggere la mafia ed i mafiosi, intesi proprio nel loro significato più ampio e deleterio.
Ci sono persone che ancora si ostinano a non capire che servono più la causa mafiosa quei magistrati che non vedono, o quelle procure che non lavorano bene e che già all'epoca di Falcone e Borsellino assecondavano la mafia del palazzo e cospargevano di veleni tutti coloro che vi si opponevano, che chi pagava (paga) il pizzo.
E' secondo me il cancro di questa nazione quella stampa che pur di continuare a gestire il pizzo di sistema, e cioè il finanziamento pubblico ai giornali, è completamente asservita alla causa di nefasti interessi mafiosi.
Sono in piccolo, coloro che dalle testate più o meno locali ( ma solo per interessi non certo per finanziamenti e finanziatori) per l'effimero vantaggio di un pò di pubblicità a pagamento, non esiterebbero e non esitano a servire i più squallidi interessi, che invece dicono di combattere.
Asserviti come sono a quei capimandamento politici che rappresentano sporchi interessi e mai la verità.
Solo quando quelli come te avranno capito che combattere costoro senza distinzione di colore è la prima vera battaglia, per loro inizierà la sconfitta ed il sacrificio di Borsellino di Falcone e di tanti altri non sarà stato inutile, e non sarà rinnovato ogni giorno da mafiosi ora travestiti da giornalisti, ora da magistrati ora da rappresentanti delle istituzioni politiche e non.
Non prenderla con la faziosità che caratterizza i tuoi scritti ed i tuoi pensieri, e vedrai che orizzonti diversi si apriranno davanti a te, e le tue valutazioni assumeranno una valenza differente, soprattutto nei confronti di chi vuoi per forza catalogare come nemico, e ti accorgerai che i veri nemici sono altri.

Parsifal ha scritto:

Cerco di rispondere in questo post anche alle tue osservazioni dell'altro. Amo parlare di politica in maniera schietta e proprio per questo sono sempre costretto a precisare che tra me e quelle persone Di Pietro e Gasparri compresi, esiste un baratro.
Certo il Gasparri che era direttore de Il Secolo d'Italia e quello attuale sembrano due persone completamente diverse. Ma non posso non rilevare che il Di Pietro PM di Milano, sembrava aver incanalato la sua azione giudiziaria più alla volontà di consegnare il governo del paese alle sinistre che ad una vera ed incisiva repressione del sistema delle tangenti e del pizzo.
Il sottoscritto però non appartiene a nessuno dei due personaggi (schieramenti), e la mia visione della politica è rimasta sempre vicina non solo alle azioni giudiziarie dei vari Borsellino o Falcone, ma al loro modo di interpretarle concretamente. Nella vita di tutti i giorni, e spesso troppo spesso, mi trovo costretto ad operare contro quel deserto di omertà e di interessi occulti solo ed esclusivamente insieme alle persone che da sempre mi sono vicine in questa battaglia, oltre che con questo sito.
A combattere quelle battaglie di pulizia morale e politica che partendo dagli ambienti istituzionali preposti ad eliminarli, hanno consentito invece con le loro omissioni che i messaggi mafiosi potesse passare tutti i giorni, in tutta Italia. Per questo cittadini onesti che hanno ancora la forza la voglia ed il coraggio di continuare a combattere, sono in posizione di inferiorità rispetto alla mafia.
Sono quei cittadini che ora fanno finta di non vedere questo, e che ancora si nascondono dietro la volontà di vedere il marcio solo da una parte, che non permettono l'incisività delle nostre azioni. Inconsapevoli o meno, queste persone finiscono per essere utili solo alla causa di chi intende proteggere la mafia ed i mafiosi, intesi proprio nel loro significato più ampio e deleterio.
Ci sono persone che ancora si ostinano a non capire che servono più la causa mafiosa quei magistrati che non vedono, o quelle procure che non lavorano bene e che già all'epoca di Falcone e Borsellino assecondavano la mafia del palazzo e cospargevano di veleni tutti coloro che vi si opponevano, che chi pagava (paga) il pizzo.
E' secondo me il cancro di questa nazione quella stampa che pur di continuare a gestire il pizzo di sistema, e cioè il finanziamento pubblico ai giornali, è completamente asservita alla causa di nefasti interessi mafiosi.
Sono in piccolo, coloro che dalle testate più o meno locali ( ma solo per interessi non certo per finanziamenti e finanziatori) per l'effimero vantaggio di un pò di pubblicità a pagamento, non esiterebbero e non esitano a servire i più squallidi interessi, che invece dicono di combattere.
Asserviti come sono a quei capimandamento politici che rappresentano sporchi interessi e mai la verità.
Solo quando quelli come te avranno capito che combattere costoro senza distinzione di colore è la prima vera battaglia, per loro inizierà la sconfitta ed il sacrificio di Borsellino di Falcone e di tanti altri non sarà stato inutile, e non sarà rinnovato ogni giorno da mafiosi ora travestiti da giornalisti, ora da magistrati ora da rappresentanti delle istituzioni politiche e non.
Non prenderla con la faziosità che caratterizza i tuoi scritti ed i tuoi pensieri, e vedrai che orizzonti diversi si apriranno davanti a te, e le tue valutazioni assumeranno una valenza differente, soprattutto nei confronti di chi vuoi per forza catalogare come nemico, e ti accorgerai che i veri nemici sono altri.

a proposito di giustizia informazione politica e finanza c'è un processo Tavaroli che si sta aprendo e da repubblica
ci sono delle piccole pillole di poteri forti che "giocano" si fanno gli scherzi .. ecc
non credo che combattere sia sbagliato ma è come il granello di sabbia che pensa di bloccare l'ingranaggio del capitalismo, se non si va alla fonte....del problema è difficile fermare il sistema che ha avuto solo una scossa di assestamento con mani pulite (non di pietro....ma la magistratura e l'opinione pubblica del dopo 89 italiano )
non parlo di nemici ma di fatti ,che contrariamente alle idee che si palesano , fanno si che un partito che sostanzialmente era fuori dai giochetti delle tangenti (ma comunque grande difensore di poteri forti capitalistici e finanziato ) fosse risucchiato dal grande fratello di cologno e pur sapendo si è messa la serpe in seno fino al punto di fare i manifesti per Borsellino ma difendendo lo stalliere allo stesso tempo, diventando così parte del sistema che apparentemente attaccavano .

Un sassolino nel posto giusto potrebbe fermare anche un grande ingranaggio. Non mi sento affato un sassolino e per quanto mi riguarda cercherò sempre la possibilità di fermare questa macchina infernale.
Certo ora si vive in una bestiale dittatura, dove la stampa ha un padrone la politica ha un padrone, le tasse che paghiamo hanno un padrone (ma non siamo noi che paghiamo), all'orizzonte sinceramente non vedo nulla di buono. Forse è questo che ti fa pensare che un granello non ferma un ingranaggio enorme. Ma questo ingranaggio si fermerà da solo ed il sassolino dovrà solo trovarsi nel posto giusto, per impedirgli di ripartire.
Non credo che il piccolo partito al quale ti riferisci abbia avuto dalla sua grandi capitalisti sponsor, ma credo che solo la spregiudicatezza e anche politica di Fini, poteva portarlo nelle braccia di affaristi e massoni.
Ecco forse adesso in molti potranno capire meglio perchè per il sottoscritto l'assassinio di Borsellino è stato il primo della Seconda Repubblica.
Vedi non so se con Borsellino in vita quel signore di cui sopra avrebbe potuto fare quello che ha fatto.
In quell'ambiente che anche tu definisci pulito, Paolo Borsellino era un'autorità. Le sue parole e la sua autorevolezza avrebbero bloccato sul nascere queste situazioni di collusioni e di ambiguità.
Paolo aveva tutte le carte in regola per prendere il posto di chiunque, figuriamoci se non quello di Fini. E lo avrebbe fatto. Un'altro falso "storico" è che Fini fosse l'uomo designato da Almirante. Secondo me invece nei programmi di Almirante il ruolo di massimo rilievo al momento opportuno, sarebbe stato proprio di Paolo Borsellino. Tanto da averlo votato quale Presidente della Repubblica.
E dulcis in fundo: se un mandato di cattura lo avesse emesso Paolo Borsellino, chi lo avrebbe apostrofato toga rossa senza far sorridere pure i bimbi? E magari anche a Paolo avrebbe provocato quel suo sorriso serioso quando sarebbe andato ad interrogarlo in carcere.
Hai mai pensato che la sua fine fosse stata progettata proprio per questo? E' più chiaro adesso quello che postavo prima?

Parsifal ha scritto:

Un sassolino nel posto giusto potrebbe fermare anche un grande ingranaggio. Non mi sento affato un sassolino e per quanto mi riguarda cercherò sempre la possibilità di fermare questa macchina infernale.
Certo ora si vive in una bestiale dittatura, dove la stampa ha un padrone la politica ha un padrone, le tasse che paghiamo hanno un padrone (ma non siamo noi che paghiamo), all'orizzonte sinceramente non vedo nulla di buono. Forse è questo che ti fa pensare che un granello non ferma un ingranaggio enorme. Ma questo ingranaggio si fermerà da solo ed il sassolino dovrà solo trovarsi nel posto giusto, per impedirgli di ripartire.
Non credo che il piccolo partito al quale ti riferisci abbia avuto dalla sua grandi capitalisti sponsor, ma credo che solo la spregiudicatezza e anche politica di Fini, poteva portarlo nelle braccia di affaristi e massoni.
Ecco forse adesso in molti potranno capire meglio perchè per il sottoscritto l'assassinio di Borsellino è stato il primo della Seconda Repubblica.
Vedi non so se con Borsellino in vita quel signore di cui sopra avrebbe potuto fare quello che ha fatto.
In quell'ambiente che anche tu definisci pulito, Paolo Borsellino era un'autorità. Le sue parole e la sua autorevolezza avrebbero bloccato sul nascere queste situazioni di collusioni e di ambiguità.
Paolo aveva tutte le carte in regola per prendere il posto di chiunque, figuriamoci se non quello di Fini. E lo avrebbe fatto. Un'altro falso "storico" è che Fini fosse l'uomo designato da Almirante. Secondo me invece nei programmi di Almirante il ruolo di massimo rilievo al momento opportuno, sarebbe stato proprio di Paolo Borsellino. Tanto da averlo votato quale Presidente della Repubblica.
E dulcis in fundo: se un mandato di cattura lo avesse emesso Paolo Borsellino, chi lo avrebbe apostrofato toga rossa senza far sorridere pure i bimbi? E magari anche a Paolo avrebbe provocato quel suo sorriso serioso quando sarebbe andato ad interrogarlo in carcere.
Hai mai pensato che la sua fine fosse stata progettata proprio per questo? E' più chiaro adesso quello che postavo prima?

il vecchiettoContrada stava per parlare ,allora lo hanno fatto uscire dice il fratello di Borsellino, ma siccome condannare un apparato dello stato parallelo è difficile ora gli si deve anche restituire l'onorabilità e farlo eroe (min.)

Parallelo? Ma parallelo a cosa?
Forse ad arte parallelizzato per nascondere che fosse quello ufficiale vorrai dire?
Sono convinto che in Italia non fossero mai esistiti "Servizi deviati" nè "Stati paralleli"dato che tutto purtroppo per noi, risponde sempre ad una tragica ufficialità che a volte devia ad arte i servizi, a volte fa credere che esista uno stato parallelo, ma tutto è terribilmente ufficiale.

Parsifal ha scritto:

Parallelo? Ma parallelo a cosa?
Forse ad arte parallelizzato per nascondere che fosse quello ufficiale vorrai dire?
Sono convinto che in Italia non fossero mai esistiti "Servizi deviati" nè "Stati paralleli"dato che tutto purtroppo per noi, risponde sempre ad una tragica ufficialità che a volte devia ad arte i servizi, a volte fa credere che esista uno stato parallelo, ma tutto è terribilmente ufficiale.

ufficiale come il centro sisde mascherato da dove si vide molto bene l'esplosione di Borsellino....

ma di quale parallelismo parli?questa dei servizi"paralleli"è una leggenda.In Italia servizi ,come dici tu,paralleli,non ce ne sono mai stati:I servizi sono solo tali.Troppo facile,di fronte ad una operazione sporca,dire"si tratta di servizi deviati".Ma da chi?E perchè?Hanno fatto sempre il gioco del sistema.dalle bierre a Borsellino,da Bologna alle intercettazioni più o meno strumentali.